Il pugilato a Marcianise

colletta

La Boxe nel Tempo a Marcianise –  dal 1930 ad oggi  (da “Terra di Pugili” – Dicembre 2007)

Risale agli anni ’30 l’inizio della pratica del pugilato nel nostro paese sotto la guida del professore Clemente De Cesare. Egli fu avviato a questo sport dal Campione Italiano dei pesi medi Ernesto Centobelli, napoletano, che frequentava Marcianise in qualità di rappresentante del caffè; in seguito si allenò con il famoso Michele Palermo di San Marco Evangelista e prese pure lezioni da Bruno Frattini, trainer di grande esperienza.
Una volta acquisita sufficiente padronanza del ring, il maestro De Cesare, spronato da Carmine Sgueglia, “O lione” e da altri appassionati, fondò la prima società pugilistica: Società di Educazione Fisica (SEF) Stefanino Marino con sede nella G.I.L. Si può immaginare a quei tempi la struttura poco idonea, attrezzata con rudimentali accessori: del ring manco a parlarne. Ma l’entusiasmo e la carica agonistica dei giovani praticanti era tale che essi affrontavano le difficoltà senza lamentarsi, fieri di dimostrare a tutti di essere veri uomini, veri guerrieri.
Così si sentiva parlare in paese delle gesta di Carmine Sgueglia, di Sibillo, di Tartaglione, Saturnino, Iodice, Negro, Salzillo e soprattutto di Agostino Piccolo, diventato Campione Italiano Militare. Nel ’38 però, le attività pugilistiche si interruppero perchè il maestro De Cesare partì militare ed anche perchè in seguito scoppiò la guerra.
Dopo l’armistizio, le truppe di occupazione americana di istanza a Marcianise avevano il Comando in Piazza Umberto I e lì i giovani nostrani ripresero le “lezioni” di pugilato. Fra i militari delle truppe alleate c’erano spesso dei veri professionisti che, insieme al fucile e alle gomme da masticare, dall’America si erano portati anche diverse paia di guantoni. Ogni qualvolta che sulla piazza si fermava un discreto numero di cittadini, questi furbacchioni d’oltreoceano si avvicinavano e invitavano: “Come to fight”. In palio qualche pacchetto di “americane”, una stecca di cioccolato, qualche scatoletta di carne. I più nerboruti e quelli che già avevano praticato un pò di pugilato non si tiravano indietro e così, in un ring costituito da un cerchio umano, si procedeva con la “lezione”.
Una cosa appariva evidente: al di là delle scarse conoscenze tecniche, questi giovani si battevano con stoico coraggio, mai si davano per vinti. Orgoglio, grande carattere, fierezza, erano qualità che andavano educate, finalizzate nel modo migliore.

Il professore De Cesare tornò dal servizio militare e nel 1945, spronato dagli indomiti Carmine Sgueglia ed Emanuele Tartaglione (sicuramente loro erano fra quelli che avevano incrociato i guanti con gli americani), riaprì la S.E.F. Stefanino Marino nei locali del palazzo Foglia, in via Marchesiello, dove dopo sarebbe sorto il cinema Fiamma. Nel 1954 la S.E.F. si trasferì in Via De Felice, nei locali dell’E.C.A., e prese il nome di Pietro Zinzi, il don Pietro di Via S. Giuliano. Poco tempo dopo il maestro De Cesare lasciò Marcianise e i suoi allievi, in mancanza di strutture, continuarono ad allenarsi alla meglio nelle loro abitazioni; uno di questi, Salvatore Bizzarro, 24 anni sposato con figli, assunse il ruolo di insegnante e continuò l’opera del suo maestro in una stalla ripulita degli Andrisani, in Via Lener. A quel periodo risalgono i primi successi dei pugili del dopoguerra, infatti i buoni risultati dei fratelli Piccolo, dei fratelli Colletta, di Negro, di Mezzacapo, di Moretta, di Colella (Natuccio), ed altri come Mimmo Brillantino, maestro dell’attuale Excelsior Boxe.
Per oltre 25 anni l’unica espressione del pugilato a Marcianise è stato il maestro Salvatore Bizzarro con la sua “P. Zinzi”. Fu nel 1978 che una nuova società pugilistica mosse i primi passi nella zona, la Excelsior Boxe Capodrise, che si trasferì in seguito a Marcianise, nel 1984, al tempo del trionfo di Angelo Musone alle Olimpiadi di Los Angeles , e accolta nella palestra Mazzini per volere dell’allora sindaco Piero Squeglia. La leale e sportiva rivalità fra i due sodalizi ha fatto il grande miracolo: ha spinto istruttori e pugili ad impegnarsi sempre di più, per superarsi col conseguente arricchimento del patrimonio tecnico, già esistente. Così iniziarono a fioccare i primi grandi risultati in competizioni nazionali ed internazionali, dall’una e dall’altra parte.
Nella Zinzi si affermarono i fratelli Pasquale ed Antonio Maltempo, i fratelli Angelo e Lino Bizzarro, e tanti altri fino al grande successo di Tommaso Russo che conquistò il mondiale a Sidney nel 1991 nella categoria dei pesi medi. Dal canto suo la Excelsior, meglio organizzata, faceva incetta di titoli e medaglie con i fratelli Magno, Domenico Raucci, il bronzo olimpionico Angelo Musone, Zarigno, Perrella, Mario Di Lernia, Corsale, i fratelli Biffone, i fratelli Munno, i cugini Buonanno, i fratelli Foglia, i fratelli Letizia, i fratelli Pasquini, i Delle Curti, Sparaco, Comando, i Di Sivo, Maietta e tanti altri, fino ad arrivare ai grandi risultati come Antonio Brillantino (campione europeo cadetti 1977, vice campione europeo junior nel 1998), Giovanni Iadicicco, Michele Cirillo, Vincenzo Maria, Raffaele Di Lillo, Zarrillo, Giacomo Corsale (campione europeo studenti nel 2003), fino ad arrivare ad oggi con il campione del mondo (Chicago 2007) e argento olimpico (Pechino 2008) Clemente Russo, Francesco Rossano, Vincenzo Mangiacapre, Michele Gallo, Raffaele Munno.

Dal 1996 le palestre sono diventate tre, nacque la “Medaglia d’oro” del maestro Raffaele Munno, già collaboratore di Brillantino. Il campo della rivalità è cresciuto e sicuramente come in passato sempre nel rispetto della lealtà e della sportività ha prodotto altri elementi interessanti come Perrone, Mauro Munno, Introvaia, Indaco, Vincenzo Raucci e i fratelli Valentino con Domenico che rappresenta oltre il vice campione del mondo anche líuomo di punta di questa società. Ora sarà solo il tempo a farci vedere se i nuovi istruttori come Santoliquido per la Excelsior, in attesa di un erede futuro di Brillantino, Angelo e Lino Bizzarro nella Zinzi, e Raffaele Munno coadiuvato da Salvatore e Mauro per la Medaglia díoro saranno disposti in tempo e sacrifici a dare continuità ad uno sport che per Marcianise è storia.

1 pensiero su “Il pugilato a Marcianise

  1. Pingback: Benvenuti al Sud | Pugilato: Marcianise (Caserta), i soldati americani e la mitica palestra Excelsior Boxe

Lascia un commento